Vigilia di campionato con festeggiamenti per Federico Vivona, numero uno del giovanissimo gruppo Under 13 "Olympia Young", che proprio in data odierna taglia il traguardo delle 35 candeline.
Per il coach neroarancio, a poche ore dal confronto che vedrà le proprie ragazze impegnate domani alle ore 17.00 in quel di Mossa, tempo di un breve bilancio di metà stagione, tra traguardi raggiunti e obiettivi futuri.
Federico, siamo giunti a metà dell'annata sportiva, con due partite di U13, diverse amichevoli ed una tappa di Volley S3 disputate, oltre a mesi di lavoro in palestra. Come giudichi questi primi mesi a contatto di un gruppo così giovane?
E' stata sicuramente una prima parte di stagione tosta ma positiva, che mi ha lasciato tante buone sensazioni.
Vista la giovane età del gruppo (tutte sotto età rispetto all'annata corretta ndr.) è ovvio che in under 13 si soffra di più, ma è anche giusto che sia così. Ci troviamo a giocare con squadre già preparate ai tornei da "grandi", contro ragazzine più formate sia tecnicamente che fisicamente. Devo dire però che in entrambe le sfide, le ragazze hanno dato prova di poterci stare in questo torneo, provando comunque sempre a dare il massimo.
Discorso diverso nel movimento di Volley S3, dove le ragazze hanno vinto tutte le sfide.
Ecco, in tal senso, l'obiettivo sarà sicuramente di puntare più in alto possibile, perché le capacità ci sono tutte.
Domani trasferta a Mossa per la terza gara del 2023. Che sensazioni hai per la partita e che feedback ti arrivano dalle tue bimbe?
Siamo carichi, vedo il gruppo molto motivato e determinato. C'è voglia di riscattarsi dopo la sconfitta contro l'Azzurra Rdr dove, pur contro una squadra molto più esperta, abbiamo comunque fatto il nostro, provando anche colpi e cose un po' più complesse. Non so che risultato potremmo ottenere, ma di certo sono convinto che ci proveremo a fare il massimo possibile.
Verso il futuro, quali sono i tuoi piani, cosa pensi di ottenere già nelle prossime settimane e in cosa invece ci vuole ancora tempo?
A breve termine, mi aspetto di consolidare la fase di attacco. Stiamo lavorando molto giorno dopo giorno su questo aspetto. Ci vuole tempo, è ovvio, ma vedo che le ragazze sono sul pezzo. Stiamo inserendo poi nel gioco anche qualche cenno sul muro, per poterle preparare al meglio a tutte le opzioni.
Guardando al futuro invece, conto entro fine stagione di avere una costruzione di gioco ben strutturata ed organizzata, ma per poterlo fare, bisogna lavorare duramente in palestra, con costanza e determinazione.
Sono ottimista, c'è tanta polpa. Sarà compito mio e di Giada, tirarla fuori.