Prosegue il progetto di linea verde dell'Olympia Trieste che, dopo gli arrivi delle sedicenni Floreani e Varljen dal Centro Coselli, si rafforza con l'ingresso nel roster della Serie D direttamente dalla "marca" della centrale Alessia Manfredonia, classe 2003, proveniente dall'Albatros Volley Treviso.
Sono bastati però pochi giorni in neroarancio per Alessia per la prima chiamata ufficiale, schierata subito nel sestetto titolare sabato scorso, nel match casalingo vinto con il Rizzi Udine per 3-0.
Alessia, nuova regione, nuova città, nuova società, nuovo ambiente. Come hai vissuto questo cambio radicale nella tua vita?
Si, è stato decisamente un cambiamento radicale. Ho scelto Trieste per proseguire il mio percorso di studi, per studiare biologia all'Università, e quindi non appena sono arrivata in città ho voluto subito cercare una società che mi permettesse di continuare a coltivare la mia passione per la pallavolo. Sicuramente l'aspetto più difficile è il vivere da soli, lontana da casa, anche se so di avere la mia famiglia che mi supporta sempre.
Dopo tanti nella tua società, ora il salto verso la serie D dell'Olympia Trieste. Qual è stato il tuo primo impatto con la squadra, con i coach e con il mondo neroarancio?
Nonostante abbia fatto ancora pochi allenamenti, la prima impressione che ho avuto è di essere in un ambiente molto accogliente, che da molta importanza, non solo all'aspetto sportivo, ma anche a quello personale. I coach e le compagne son stati sin da subito molto gentili con me e devo dire di trovarmi veramente bene.
Ti sono bastati pochi giorni a contatto con l'Olympia e sei stata già schierata in campo con le tue nuove compagne. Con quali aspettative affronti questa nuova avventura e che obiettivi ti sei posta?
Sicuramente le aspettative che ho sono molto alte. Per quanto riguarda la squadra, punto a vincere tutte le partite, rimanendo per più tempo possibile nella parte alta della classifica. A livello personale invece, spero di migliorare tanto, per aumentare il mio livello tecnico e di gioco, sfruttando tutte le possibilità che la società e il coach mi offriranno.