Un fulmine quasi a ciel sereno, quello arrivato nella serata di ieri attraverso il comunicato ufficiale apparso sul profilo Facebook Ufficiale della FIPAV nazionale.
"La Federazione Italiana Pallavolo, in riferimento alla situazione dell'infezione da Coronavirus, nel prendere atto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato in data odierna, ha stabilito di volersi adeguare a tale normativa data la stretta correlazione tra la propria attività e le strutture scolastiche nazionali. Ciò significa che, fino al 15 marzo è sospesa l'attività sportiva dei campionati di serie B nazionale, regionali e territoriali. Allo stesso modo sono sospese anche le iniziative di formazione e qualificazione programmate per lo stesso periodo.
La FIPAV rende noto che tale decisione si è resa necessaria in continuità con il senso di responsabilità che deve necessariamente essere alla base di ogni azione intrapresa in queste ore, e che l'unico obiettivo è quello di garantire la tutela dei propri tesserati."
Una decisione, arrivata dopo solo qualche ora dal già citato Decreto Ministeriale, che lascia però perplessi e preoccupa particolarmente gli addetti ai lavori di tutto lo stivale, con un programma di gare da recuperare difficilmente organizzabile.
Nel famoso decreto per altro, vi era stato dato il via-libera allo svolgimento delle manifestazione, purché a porte chiuse.
Poche ore fa invece, come detto, il cambio di rotta federale.
Ci fermiamo, nuovamente.
Capiamo la gravità della situazione, non capiamo il continuo balletto tra il si e il no.